Padre
piangevi sulla tomba di tua madre.
Eri figlio impaurito.
L’ho confuso con la catastrofe
di un padre finito.
Restituisco all’uomo il suo sentire.
Di amore di gioia e di paura,
di passione di speranza e di vita,
di un tenero “scusa” che scorre fra le dita.
E la voce di ogni uomo vibra di nuovi colori.
Ascolto e vedo disegni di emozioni.
La voce canta e trema
vibra e piange.
Emozione di uomo ora mi rendi completa.
Grazie.
24 novembre 2009